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Televisione e piattaforme digitali

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Television and digital platforms

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Anno accademico 2024/2025

Codice attività didattica
FIL0520
Docente
Paola Pallavicini (Titolare del corso)
Corso di studio
laurea magistrale in Comunicazione e Culture dei media
Anno
1° anno
Periodo
Primo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD attività didattica
L-ART/06 - cinema, fotografia e televisione
Erogazione
Tradizionale
Lingua
Italiano
Frequenza
Facoltativa
Tipologia esame
Orale
Prerequisiti

Insegnamento avanzato di Storia dei Media. Le studentesse e gli studenti che non abbiano mai seguito corsi di Storia dei Media possono trovare un buon inquadramento degli orientamenti di fondo della disciplina nella “Premessa” e nel primo capitolo del volume Peppino Ortoleva, Mediastoria. Mezzi di Comunicazione e cambiamento sociale nel mondo contemporaneo, Il Saggiatore, Milano, 2002 (vd. sezione “Materiali didattici”).

Advanced Teaching of Media History. Students who have never attended media history courses can find a good outline of the basic orientations of the discipline in the "Foreword" and in the first chapter of the volume Peppino Ortoleva, Mediastoria. Mezzi di Comunicazione e cambiamento sociale nel mondo contemporaneo, Il Saggiatore, Milan, 2002 (see "Teaching materials" section).

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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

A partire dall’analisi del caso della Televisione, l’insegnamento si propone di introdurre alla comprensione delle dimensioni di storicità che segnano l’azione dei media nel breve, medio, e lungo periodo in ragione della complessa specificità del rapporto che i soggetti intrattengono operativamente e cognitivamente con essi.

L’insegnamento fornirà le nozioni utili a sviluppare una comprensione critica dell’operare storico ed attuale dei media, utile ad affrontare analiticamente e operativamente la complessità dei mutamenti che hanno investito il sistema dei media e le pratiche della comunicazione a seguito del processo di digitalizzazione.

Starting from the analysis of the case of Television, the teaching aims to introduce an understanding of the dimensions of historicity that mark the action of the media in the short, medium and long term, as a result of the complex specificity of the relationship that subjects have with them operationally and cognitively.

The teaching will provide notions useful for developing a critical understanding of the historical and current action of the media, useful for facing analytically and operationally the complexity of the changes that have affected the media system and communication practices following the digitalisation process.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Al termine delle lezioni le studentesse e gli studenti:
- saranno in grado di riconoscere le dimensioni di storicità che segnano il rapporto tra soggetti sessuati e media, con particolare riferimento al caso del medium televisivo, considerato nelle diverse declinazioni da esso assunte storicamente;

- sapranno orientarsi nel complesso degli studi sul medium televisivo, riconoscendo le diverse  tradizioni teoriche e disciplinari in esso presenti, e la specificità del contesto di interlocuzione di ogni singolo autore;

- avranno chiara cognizione delle diverse periodizzazioni della storia della televisione proposte, in ragione dei loro fondamenti teorici, dalle diverse tradizioni interpretative analizzate a lezione (Seconda età dell’oro della Televisione vs. Età della "morte" della Televisione);

- avranno chiara cognizione della differenza tra approccio sistematico e approccio sistemico allo studio dei media e all’analisi del loro operare storico.

- avranno chiara cognizione dei concetti correlati di Sistema dei Media e Matrice dei Media

- sapranno interpretare criticamente, nelle loro componenti essenziali, i fenomeni che investono il medium televisivo nel contesto del Sistema dei media attuale, con particolare riferimento ai processi attivati dalla digitalizzazione;

- avranno chiara cognizione del ruolo delle dimensioni tecnologiche e percettive nella costruzione storica dello statuto del testo mediale.

At the end of the lecture course, students will be expected to:

- be able to identify the different historical dimensions that qualify the relationship between gendered subjects and the media, with particular attention to the case of television, considered in the different configurations it has historically assumed;

- be able to critically recognise the different theoretical and disciplinary traditions that converge in the field of Television Studies, as well as the historical and disciplinary specificity of each author's context of interlocution in the field;

- have a clear understanding of the different issues of periodisation in the history of television, with a particular focus on the current phase of the digitisation process (The Second Golden Age of Television vs. The Age of the Death of Television);

- have a clear understanding of the difference between systematic and systemic approaches to the study of media and to the analysis of their historical agency.

- have a clear understanding of the related concepts of Media System and Media Matrix

- be able to interpret critically the basic aspects of the phenomena affecting the medium of television in the context of the current media system, with particular reference to the processes activated by digitisation;

- have developed an understanding of the role of technological and perceptual dimensions in the historical construction of the statute of the media texts

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Programma

Titolo del corso: 

Per una storia del presente. Il caso della tele-visione tra la “morte” della Televisione di broadcasting analogico e la diffusione delle piattaforme digitali che offrono servizi di visione a distanza. Media, soggetti sessuati, e mutamento.

Nel 1977 il filosofo francese Lyotard fu incaricato dalla presidenza del governo del Quebec di studiare gli effetti della digitalizzazione del sistema dei media sui processi di produzione, circolazione e acquisizione della conoscenza. Ne scaturì una ricerca oggi nota come il primo studio sulle forme e i processi di quella che allora, riconoscendo la cesura generata dal mutamento tecnologico in atto, veniva definita la transizione alla post-modernità.

Oggi, a oltre cinquant’anni da quello studio, pubblicato nel 1979 con il titolo La condition postmoderne. Rapport sur le savoir (I ed. it. La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere, 1981) la consapevolezza del legame costitutivo e originario tra le nostre forme di vita, personale e sociale, e la tecnologia digitale nel rapporto con la quale esse si strutturano e organizzano sembra scomparsa dalla nostra concezione della comunicazione e dei media, e appare come occultata anche alla nostra coscienza di soggetti che utilizzano i media.   

Ciò risulta con evidenza anche negli studi attuali sulla Televisione. L’interpretazione oggi dominante assume infatti che la Televisione - che iniziò le sue trasmissioni regolari in regime analogico negli anni Cinquanta del Novecento in tutti i paesi industrializzati - “grazie alla digitalizzazione” sarebbe evoluta in forma lineare e continua, migliorandosi e perfezionandosi, negli attuali servizi di streaming online di contenuti audiovisivi, siano essi quelli offerti dalle aziende che operano a livello intercontinentale (Netflix, Disney+, Prime Video per citare solo i più noti in Italia), o quelli che le emittenti televisive nazionali oggi operanti in regime di broadcasting digitale affiancano alla loro programmazione regolare (RaiPlay, MediasetInfinity, La7+ ).

Secondo questi interpreti la Televisione non solo sarebbe oggi la stessa di allora, ma sarebbe stata enormemente potenziata nella sua azione proprio dal fatto che i suoi contenuti sono oggi disponibili per il consumo “any time, anyhow, anywhere”. La digitalizzazione non avrebbe dunque prodotto alcuna cesura storica, esperienziale, o cognitiva nel nostro rapporto con la Televisione: la nostra possibilità di guardare i contenuti televisivi con ogni device (smartphone, PC, SmartTV, tablet, televisore), in ogni momento (senza i vincoli temporali del palinsesto), e in qualunque luogo (non più “costretti” sul divano di casa) non avrebbe avuto alcun effetto sul nostro rapporto con quei contenuti che avrebbero mantenuto intatto il loro peculiare statuto di pubblicità “universale” e, con esso, la loro capacità di raccordare la nostra esperienza sociale.

Questa interpretazione non spiega e, soprattutto, non ci aiuta a comprendere né la profondità della attuale crisi economica e progettuale delle aziende televisive operanti in regime di broadcasting digitale, né le potenzialità e limiti delle nuove declinazioni tecnologiche della tele-visione con le quali ci confrontiamo quotidianamente, né la radicalità dei mutamenti che negli ultimi venti anni hanno investito la nostra esperienza sociale. La centralità di cui la Televisione ha goduto nel sistema dei media tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del Novecento generando legame sociale è oggi, infatti, con ogni evidenza perduta: ce lo dicono non solo il calo drastico degli indici di ascolto e la progressiva e inarrestabile disaffezione trans generazionale verso di essa, ma anche, e forse più, il profondo e complesso mutamento che sta segnando il nostro rapporto con i contenuti audiovisivi. Infatti, se da un lato la tecnologia tele-visiva in questi ultimi vent'anni è esplosa in una messe di nuove declinazioni tecnologiche e d’uso (dagli esordi di Periscope alle dirette Facebook, dai video di TickTock  alle video-lezioni, dalle nuove dimensioni archivistiche di YouTube alle videochiamate), dall’altro lato l’esperienza di visione dei contenuti audiovisivi (compresi quelli delle emittenti televisive) sembra oggi incapace di raccordare l’esperienza sociale dei soggetti, come invece accadde con la Televisione di broadcasting analogico.

Sulla base di queste considerazioni l’insegnamento si propone di analizzare il caso della Televisione nella prospettiva e con gli strumenti teorici e concettuali propri della storia dei media, interrogandosi quindi non sull’operare dei contenuti da essa trasferiti ma sulle radicali trasformazioni che, investendo la sua tecnologia, hanno segnato negli ultimi vent’anni il suo agire storico mutando i fondamenti del rapporto che i soggetti intrattengono con essa e, di conseguenza, lo stesso statuto dei contenuti da essa trasferiti.

A questo fine l’insegnamento sarà articolato in tre parti:

1) Analisi e decostruzione critica dei fondamenti del nostro sapere attuale, esperto e irriflesso, sui media e la comunicazione (gli stessi sui quali si fonda la corrente di studi sulla Televisione oggi dominante). A partire dalla concezione del medium come “strumento atto a trasferire contenuti” che ne è alla base, saranno analizzate le implicazioni di tale concezione sulle corrispondenti concettualizzazioni del complesso dei media, del pubblico e della sua sessuazione, e del ruolo della tecnologia nell’operare del medium (--> campo concettuale).  Sarà cosi possibile mostrare come tale concezione del medium, riducendo la sua componente tecnologica alla funzione strumentale di trasferimento di contenuti, escluda di fatto dal campo dell’analisi le implicazioni più ampie e profonde che essa ha nell’operare del medium.

2) Reintegro della componente tecnologica del medium al campo concettuale, con specifico riferimento agli studi che hanno problematizzato il rapporto tra soggetti e tecnologie/media, rifiutando la contrapposizione ontologica tra essi postulata dalle correnti del determinismo sociologico e del determinismo sociologico (Marshall McLuhan e Bruno Latour).

3) Applicazione del campo concettuale riconfigurato all’analisi del caso delle attuali declinazioni della tecnologia tele-visiva (comprendendo tra esse quelle della Televisione tradizionalmente intesa), con specifica attenzione per le forme e i contesti della significazione dei contenuti da esse trasferiti, e per le dimensioni di legame sociale che in esse oggi si raccolgono.

For a history of the present. The case of tele-vision between the ‘death’ of analogue broadcast television and the spread of digital platforms offering remote viewing services. Media, gendered subjects, and change.

In 1977, the French philosopher Lyotard was commissioned by the Quebec government to study the effects of the digitisation of the media system on the processes of knowledge production, circulation and acquisition. The result was a study that is today known as the first study on the forms and processes of what was then, in recognition of the caesura generated by the ongoing technological change, called the transition to post-modernity.

Today, more than fifty years after that study, published in 1979 under the title La condition postmoderne. Rapport sur le savoir (I ed. it. La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere, 1981), the awareness of the constitutive and original link between our forms of life, personal and social, and the digital technology in the relationship with which they are structured and organised seems to have disappeared from our conception of communication and the media, and appears as hidden even from our consciousness as media-using subjects.

This is also evident in current studies on Television. Indeed, the dominant interpretation today assumes that Television - which began its regular broadcasts in analogue mode in the 1950s in all industrialised countries - ‘thanks to digitisation’ would have evolved in a linear and continuous form, improving and perfecting itself, into today's online streaming services of audiovisual content, be they those offered by companies operating on an intercontinental level (Netflix, Disney+, Prime Video to mention only the best known in Italy), or those that national TV broadcasters now operating in digital broadcasting offer alongside their regular programming (RaiPlay, MediasetInfinity, La7+ ).

According to these interpreters, Television would not only be the same today as it was then, but would have been enormously enhanced in its action precisely by the fact that its contents are now available for consumption ‘any time, anyhow, anywhere’. Digitisation would therefore not have produced any historical, experiential or cognitive caesura in our relationship with Television: our ability to watch television content with any device (smartphone, PC, SmartTV, tablet, television set), at any time (without the temporal constraints of the programme schedule), and in any place (no longer ‘confined’ to the sofa at home) would not have had any effect on our relationship with those contents, which would have maintained intact their peculiar status of ‘universal’ publicity and, with it, their ability to connect our social experience.

This interpretation does not explain and, above all, does not help us to understand either the depth of the current economic and strategic crisis of television companies operating in digital broadcasting, or the potential and limits of the new technological declinations of tele-vision with which we are confronted on a daily basis, or the radical nature of the changes that have affected our social experience over the last twenty years.

Between the 1970s and the 1990s, television played a central role in the media system, carrying out an intense social linking activity. Today, it no longer has that same role and has lost its ability to generate social connection. The decline in television ratings testifies to a progressive disaffection towards it in all age groups (less marked in the older generations), but it is the change that is marking our relationship with audiovisual content that signals the dramatic nature of its displacement to the margins of the media system. If, on the one hand, tele-vision technology has exploded in the last twenty years in a myriad of new technological and usage declinations (from the beginnings of Periscope to Facebook live streams, from TickTock videos to video lectures, from the new archival dimensions of YouTube to video calls), on the other hand, the viewing experience of audiovisual content (including those of television broadcasters) today seems incapable of linking the social experience of subjects, as was the case with analogue broadcasting Television.

On the basis of these considerations, the teaching proposes to analyse the case of television from the perspective and with the theoretical and conceptual tools of media history, thus questioning not on the operation of the contents transferred by it, but on the radical transformations that, by investing its technology, have marked its historical action over the last twenty years, changing the foundations of the relationship that subjects entertain with it and, consequently, the very statute of the contents transferred by it.

To this purpose, the teaching will be structured in three parts:

analysis and critical deconstruction of the foundations of our current, expert knowledge on media and communication (the same on which the current of today's dominant Television studies is based). Starting from the underlying conception of the medium as an ‘instrument for transferring content’, the implications of this conception on the corresponding conceptualisations of the media in their generality, the audience and its gender component, and the role of technology in the operation of the medium (à conceptual field) will be analysed.  It will thus be possible to show how this conception of the medium, implying the reduction of its technological component to the instrumental function of content transfer, effectively excludes from the field of analysis the broader and deeper implications that it has in the medium's agency;

- reintegration of the medium's technological component into the conceptual field, with specific reference to the studies that have problematised the relationship between subjects and technologies/media, rejecting the ontological opposition between them postulated by the currents of sociological and technological determinism (Marshall McLuhan and Bruno Latour);

 - application of the reconfigured conceptual field to the analysis of the case of the current declinations of tele-visual technology (including among them those of Television traditionally understood), with specific attention to the forms and contexts of the signification of the contents transferred by them, and to the dimensions of social bonding that are gathered in them today.

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Modalità di insegnamento

L’insegnamento si compone di 18 lezioni, di due ore ciascuna (TOT. 36 h. /6 CFU). Le lezioni si terranno in presenza. Essendo le lezioni in aula parte costitutiva del programma d’esame, esse verranno registrate e pubblicate sulla piattaforma Moodle dell’insegnamento, al fine di permettere alle studentesse e agli studenti di rivederle/riascoltarle, nella fase di preparazione dell’esame, verificando la coerenza e correttezza degli appunti presi in aula.

Le lezioni si baseranno su una stretta e continua interlocuzione con le studentesse e gli studenti, cui sarà richiesto di partecipare attivamente alla discussione in aula. Ogni lezione si aprirà con un riassunto del lavoro svolto in aula nella lezione precedente, basato su quanto di esso ricordano le studentesse e gli studenti presenti: ciò permetterà di evidenziare i temi chiave affrontati, verificarne la comprensione, e riprendere le fila della riflessione condivisa.  

Tale modalità didattica ha come scopo principale il sostegno allo sviluppo di una disposizione critica e autoriflessiva nei confronti dei temi affrontati a lezione, delle conoscenze apprese, e della propria esperienza d'uso dei media.

Nel corso delle lezioni verranno presentati i testi d’esame, evidenziando per ciascuno di essi la sua pertinenza al lavoro svolto in aula.

Tutti i materiali utilizzati in aula (a stampa, sonori, audiovisivi) saranno caricati sulla piattaforma Moodle

The teaching programme consists of 18 lessons of two hours each (TOT. 36 h./6 CFU). The lessons will be given in presence. Since the lessons are part of the examination programme, they will be recorded and published on the Moodle platform of the course, so that students can listen to them during the examination preparation phase and check the coherence and correctness of the notes taken in class.

The lessons will be based on a close and continuous dialogue with the students, who will be asked to actively participate in the class discussion. Each lesson will begin with a summary of the work done in class during the previous lesson, based on the recollections of the students present: this will make it possible to highlight the main issues discussed, to check their understanding and to pick up the threads of common reflection.

The main aim of this teaching method is to encourage students to develop a critical and self-reflective attitude towards the issues discussed in the lectures, the knowledge they have acquired and their own experience of using the media.

The examination texts will be presented in class with reference to their relevance to class work.

All materials used in class (print, audio, audiovisual) will be uploaded on the Moodle platform.

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Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale sui temi trattati a lezione e sui testi indicati nel programma d’esame.

Lo scopo dell'esame è verificare se e quanto la/lo studente abbia migliorato e approfondito il complesso delle sue conoscenze sui temi affrontati dall'insegnamento, integrandole criticamente alle proprie conoscenze pregresse e affinando la propria autonomia di giudizio.

La valutazione, espressa in trentesimi, considererà oltre alla conoscenza puntuale dei contenuti sviluppati nel corso delle lezioni e dai testi d’esame:

- la capacità di riconoscere la struttura argomentativa sottesa allo sviluppo dell'insieme delle lezioni

- la capacità di cogliere i principali snodi argomentativi della riflessione sviluppata dagli autori dei testi d’esame su aspetti specifici dei temi affrontati durante il corso delle lezioni.

- la capacità di contestualizzare i singoli studi (testi d’esame) rispetto all’ambito di interlocuzione della loro autrice/del loro autore, e rispetto alla periodizzazione della storia della televisione.

- la qualità dell’espressione orale e il controllo della terminologia di base.

The examination consists of an oral interview on the topics covered in the lessons and on the texts indicated in the examination programme.

The mark is given on a 30/30 basis.

The purpose of the examination is to check whether and to what extent the student has improved and deepened his or her knowledge of the topics covered in the course, critically integrated it with his or her previous knowledge and refined his or her independence of judgement.

In particular, in addition to the precise knowledge of the contents developed in the course and the examination texts, the following will be judged

- the ability to recognise the argumentative structure underlying the development of the course

- the ability to grasp the main arguments of each author (examination texts) on the topics dealt with in the course;

- the ability to relate each study (examination texts) to the historical and disciplinary field of its author and to the periodisation of the history of television;

- the quality of oral expression and control of basic terminology.

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Attività di supporto

 Le studentesse e gli studenti sono caldamente invitati a condividere le loro richieste di chiarimenti, o approfondimento, sui temi trattati a lezione, durante il lavoro d’aula (vd. sopra il paragrafo “Modalità di insegnamento”).

Per ogni altra richiesta, relativa alla tesi o alla preparazione dell’esame, la docente è a disposizione delle/degli studenti sia via e-mail, sia per un colloquio (che, fino a quando non le verrà attribuito un ufficio, dovrà di necessità svolgersi, su appuntamento, in videochiamata tramite la piattaforma Skype).

Tutti i materiali (testuali, sonori, audiovisivi) utilizzati durante le Lezioni saranno caricati sulla pagina Moodle dell’insegnamento.

Le/gli studenti che al termine delle lezioni, in funzione della preparazione dell’esame, desiderassero avere copia della slide utilizzate come base per il lavoro d’aula potranno farne espressa richiesta alla docente.

Nel programma d’esame potranno essere presenti testi in lingua inglese. Gli studenti con seconda lingua diversa dall’inglese possono, se lo desiderano, contattare la docente per concordare testi alternativi in francese o spagnolo.

Gli studenti/le studentesse con DSA o disabilità sono i benvenuti. Il loro contributo alla comune comprensione del rapporto tra corpo/sensi e esperienza dei media è di grande importanza per chi si occupi di storia dei media. Esse/essi possono prendere visione delle modalità di supporto (https://www.unito.it/servizi/lo-studio/studenti-con-disabilita ) e di accoglienza (https://www.unito.it/accoglienza-studenti-con-disabilita-e-dsa ) di Ateneo, ed in particolare delle procedure necessarie per il supporto in sede d’esame
(https://www.unito.it/servizi/lo-studio/studenti-e-studentesse-con-disabilita/supporto-studenti-e-studentesse-con )

Le studentesse e gli studenti con DSA sono pregati/e di informare la docente all'inizio del corso, per concordare un percorso di apprendimento personale adatto alle loro esigenze, anche al di là delle misure compensative e dispensative previste per l'esame.

Students are warmly invited to share their requests for clarification or in-depth study of topics covered in class during the lesson (see the "Modalità insegnamento" section above).

For all other questions - related to the dissertation or exam preparation - the lecturer is available to the students either by e-mail or for an interview (which, until she is allocated an office, must take place by appointment via video call using the Skype platform).

All audio/video material used during the lessons will be uploaded to the Moodle page of the teaching.

Students who, in order to prepare for the examination,  wish to receive a copy of the slides used in the classroom , can make a special request to the teacher at the end of the course.

The examination programme may include texts in English. Students with a second language other than English may, if they wish, contact the lecturer to arrange for alternative texts in French or Spanish.

Students with a DSA or disability are very welcome: their contribution to a shared understanding of the relationship between body/senses and personal media experience will be highly valued.

They may  refer to the support (https://www.unito.it/servizi/lo-studio/studenti-con-disabilita   [1]) and reception arrangements (https://www.unito.it/accoglienza-studenti-con-disabilita-e-dsa   [2]) of the University, and in particular the procedures necessary for exam support (https://www.unito.it/servizi/lo-studio/studenti-e-studentesse-con-disabilita/supporto-studenti-e-studentesse-con   [3]).

Students with SLD are asked to inform the lecturer at the beginning of the course in order to agree on a personal learning plan tailored to their needs, even beyond the compensatory and dispensatory measures provided for the examination.

Testi consigliati e bibliografia

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Programma d’esame

Il programma d’esame si compone di tre parti (1+2+3)

1) Le lezioni. (Le registrazioni saranno disponibili sulla pagina Moodle dell’insegnamento)

2) Gruppo di articoli scientifici e capitoli di saggi utilizzati a lezione (equivalente, per numero di pagine, ad un volume). Tutti gli articoli di questo gruppo saranno messi a disposizione nella sezione “Materiali didattici” dell’insegnamento.

3) Un volume monografico a scelta tra:

Amanda Lotz, Pirati, cannibali e guerre dello streaming. I media in trasformazione, Einaudi, 2022 (ed. or. Media Disrupted: surviving pirates, cannibals, and streming wars, MIT Press, 2021

Amanda Lotz, Portals. A treatise on Internet-Distributed Television, Maize Books, 2017 (volume disponibile in Open Access all’indirizzo https://quod.lib.umich.edu/m/maize/mpub9699689/)

Massimo Scaglioni e Anna Sfardini, La televisione. Modelli teorici e percorsi d’analisi, Carocci, 2017 (Parti da studiare: Introduzione + Prima Parte (pp.15-106) + Cinque capitoli, a scelta motivata, della Seconda Parte)

Damiano Garofalo, Storia sociale della televisione in Italia (1954-1969), Marsilio, Venezia-Milano, 2016 + i due articoli a scelta tra:

- Edgar Morin, “Une télé-tragédie planétaire. L'assassinat du President Kennedy”, Communications, 3, 1964. pp. 77-81; (1964)

- Paul Adams, “Television as a Gathering place”, Annals of the Association of American Geographers, Vol. 82, No. 1 (Mar., 1992), pp.117-135

- Michel Gheude, “La réunion invisible”, Hermés, n.13-14, 1994; pp. 275-283

(PDF originali e traduzione in italiano dei tre articoli disponibili nella sezione Materiali didattici)

Amanda Lotz, Post Network. La rivoluzione della TV, Minimum Fax, 2017 (ed. or. The Television will be revolutionized, New York Univerity Press, 2014)

Chuck Tryon, Cultura on demand. Distribuzione digitale e futuro dei film, Minimum Fax, 2017 (ed. or. On-Demand Culture. Digital Delivery and the future of movies, Rutgers University Press, 2013)

Irene Piazzoni, Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle Web TV, Carocci Editore, 2014

Massimo Scaglioni e Anna Sfardini, MultiTV. L’esperienza televisiva nell’età della convergenza, Carocci, 2008

Jean Louis Missika, La fine della televisione, Lupetti, 2007 (ed. or. La fin de la Télévision, Paris, Seuil, 2006) + i due articoli:

- Umberto Eco, “Televisione. La trasparenza perduta”, (ora raccolto in Umberto Eco, Sette anni di desiderio. Cronache 1977-1983, Bompiani, 1983)

- Elihu Katz, “The end of Television?”, The Annals of the American Society of Political and Social Science, 625:6, 2009

(Copia PDF degli articoli disponibile nella sezione Materiali Didattici)

Pierre Bourdieu, Sulla televisione, Feltrinelli, Milano, 1997 (ed. or, Pierre Bourdieu, Sur la télévision, Liber-Raisons d'agir, Paris, 1996)

Elihu Katz e Daniel Dayan, Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, 1995 (ed. or. Media Events. The Live Broadcasting of History, Harvard Uniersity Press, 1992)  [Una copia disponibile presso Biblioteca A.Graf - Rettorato con collocazione FPM Com 187; due copie disponibili presso Biblioteca di Filosofia e Scienze dell'Educazione (Palazzo Nuovo), con collocazione EST IX 46.11, e EST IX 46.11 bis ]

Joshua Meyrowitz, Oltre il senso del luogo. Come i media elettrici influenzano il comportamento sociale, Baskerville, Bologna, 1995 (ed. or. No Sense of Place. The impact of electronic media on Social Behavior, Oxford University Press, 1985)  [Una copia disponibile presso Biblioteca Arte,Musica, Spettacolo - Dipartimento di Studi Umanistici con collocazione CINEM.CG1 MEY; una copia disponibile presso Biblioteca di Studi Storici Tabacco con collocazione MRC DCOM 69; una copia disponibile presso Biblioteca Bobbio - Campus Einaudi con collocazione S* 402. 322]

Mariagrazia Bruzzone, Piccolo grande schermo. Dalla televisione alla telematica, Dedalo, Bari, 1984 [Due copie disponibili per il prestito presso la Biblioteca Arturo Graf (Rettorato UniTo), con collocazione CO A 115, e FPM Rte 28

Raymond Williams, Televisione. Tecnologia e Forma Culturale, Editori Riuniti, 2000 (o qualunque edizione successiva) (ed. or. Television. Technology and Cultural Form, Fontana Press, 1974)

Examination Programme

The examination programme consists of three parts (1+2+3):

1) Lectures (all recordings will be available on Moodle)

2) Group of scientific articles and chapters of essays used in the lectures (the number of pages will correspond to a volume). All texts discussed in class will be available in the "Materiali didattici" section.

3) A monograph of your choice from the list below:

Amanda Lotz, Pirati, cannibali e guerre dello streaming. I media in trasformazione, Einaudi, 2022 (ed. or. Media Disrupted: surviving pirates, cannibals, and streming wars, MIT Press, 2021

Amanda Lotz, Portals. A treatise on Internet-Distributed Television, Maize Books, 2017 (volume disponibile in Open Access all’indirizzo https://quod.lib.umich.edu/m/maize/mpub9699689/)

Massimo Scaglioni e Anna Sfardini, La televisione. Modelli teorici e percorsi d’analisi, Carocci, 2017 (Parti da studiare: Introduzione + Prima Parte (pp.15-106) + Cinque capitoli, a scelta motivata, della Seconda Parte)

Damiano Garofalo, Storia sociale della televisione in Italia (1954-1969), Marsilio, Venezia-Milano, 2016 + i due articoli a scelta tra:

- Edgar Morin, “Une télé-tragédie planétaire. L'assassinat du President Kennedy”, Communications, 3, 1964. pp. 77-81; (1964)

- Paul Adams, “Television as a Gathering place”, Annals of the Association of American Geographers, Vol. 82, No. 1 (Mar., 1992), pp.117-135

- Michel Gheude, “La réunion invisible”, Hermés, n.13-14, 1994; pp. 275-283

(PDF originali e traduzione in italiano dei tre articoli disponibili nella sezione Materiali didattici)

Amanda Lotz, Post Network. La rivoluzione della TV, Minimum Fax, 2017 (ed. or. The Television will be revolutionized, New York Univerity Press, 2014)

Chuck Tryon, Cultura on demand. Distribuzione digitale e futuro dei film, Minimum Fax, 2017 (ed. or. On-Demand Culture. Digital Delivery and the future of movies, Rutgers University Press, 2013)

Irene Piazzoni, Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle Web TV, Carocci Editore, 2014

Massimo Scaglioni e Anna Sfardini, MultiTV. L’esperienza televisiva nell’età della convergenza, Carocci, 2008

Jean Louis Missika, La fine della televisione, Lupetti, 2007 (ed. or. La fin de la Télévision, Paris, Seuil, 2006) + i due articoli:

- Umberto Eco, “Televisione. La trasparenza perduta”, (ora raccolto in Umberto Eco, Sette anni di desiderio. Cronache 1977-1983, Bompiani, 1983)

- Elihu Katz, “The end of Television?”, The Annals of the American Society of Political and Social Science, 625:6, 2009

(Copia PDF degli articoli disponibile nella sezione Materiali Didattici)

Pierre Bourdieu, Sulla televisione, Feltrinelli, Milano, 1997 (ed. or, Pierre Bourdieu, Sur la télévision, Liber-Raisons d'agir, Paris, 1996)

Elihu Katz e Daniel Dayan, Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, 1995 (ed. or. Media Events. The Live Broadcasting of History, Harvard Uniersity Press, 1992) [Una copia disponibile presso Biblioteca A.Graf - Rettorato con collocazione FPM Com 187; due copie disponibili presso Biblioteca di Filosofia e Scienze dell'Educazione (Palazzo Nuovo), con collocazione EST IX 46.11, e EST IX 46.11 bis ]

Joshua Meyrowitz, Oltre il senso del luogo. Come i media elettrici influenzano il comportamento sociale, Baskerville, Bologna, 1995 (ed. or. No Sense of Place. The impact of electronic media on Social Behavior, Oxford University Press, 1985) [Una copia disponibile presso Biblioteca Arte,Musica, Spettacolo - Dipartimento di Studi Umanistici con collocazione CINEM.CG1 MEY; una copia disponibile presso Biblioteca di Studi Storici Tabacco con collocazione MRC DCOM 69; una copia disponibile presso Biblioteca Bobbio - Campus Einaudi con collocazione S* 402. 322]

Mariagrazia Bruzzone, Piccolo grande schermo. Dalla televisione alla telematica, Dedalo, Bari, 1984 [Due copie disponibili per il prestito presso la Biblioteca Arturo Graf (Rettorato UniTo), con collocazione CO A 115, e FPM Rte 28

Raymond Williams, Televisione. Tecnologia e Forma Culturale, Editori Riuniti, 2000 (o qualunque edizione successiva) (ed. or. Television. Technology and Cultural Form, Fontana Press, 1974)



Oggetto:

Note

Dal momento che il lavoro svolto in aula durante le lezioni è parte integrante del programma d’esame, la continuità nella frequenza è caldamente consigliata.

Per la stessa ragione coloro che siano impossibilitati a frequentare le lezioni in aula (studentesse/studenti non frequentanti) sono tenuti a portare lo stesso programma d'esame previsto per chi ha la possibilità di frequentare, utilizzando le registrazioni delle lezioni che saranno caricate sulla piattaforma Moodle (raggiungibile cliccando sull'icona che si trova nella barra al fondo di questa pagina).

Oltre alle registrazioni delle lezioni svolte in aula, sulla piattaforma Moodle dell'insegnamento, saranno caricati anche i materiali didattici audiovisivi utilizzati a supporto di esse.

Le studentesse e gli studenti che non sono di madrelingua italiana possono richiedere di sostenere la prova d'esame in inglese o in francese.

La registrazione all'insegnamento è obbligatoria.Tutte le comunicazioni relative all’insegnamento (cambiamenti di aula o orario delle lezioni, pubblicazione dei testi d'esame, link ai materiali audiovisi utilizzati a lezione, ecc.) verranno inviate dalla docente utilizzando la mailing list delle persone registrate.

Per la registrazione all'insegnamento basta cliccare sull'icona "Registrati a questo insegnamento" che si trova nella barra al fondo di questa pagina. 

Since the work done in the classroom during the lectures is an integral part of the examination programme, regular attendance is strongly recommended.

For the same reason, those who are unable to attend lessons in the classroom (non-attending students) are required to cover the same examination syllabus as the attending students, using the recordings of the lessons that will be uploaded onto the Moodle platform (accessible by clicking on the icon in the bar at the bottom of this page).

In addition to the lecture recordings made in the classroom, the audiovisual teaching materials used to support them will also be uploaded onto the Moodle platform.

Students who are not native speakers of Italian may request to take the exam in English or French.

Registration for the course is compulsory: all communications relating to the course (changes to the classroom or timetable, publication of examination texts, links to audio-visual materials used in the lessons, etc.) will be sent by the teacher via the mailing list of registered students.
To register for the teaching, simply click on the "Register for this teaching" icon in the bar at the bottom of this page.
The course has a section on the Moodle platform (accessed by clicking on the icon in the bar at the bottom of this page) where both the recordings of the lectures given in the classroom and the materials used to support them will be uploaded

Oggetto:

Insegnamenti che mutuano questo insegnamento

Registrazione
  • Aperta
    Apertura registrazione
    01/09/2024 alle ore 00:00
    Chiusura registrazione
    30/06/2025 alle ore 00:00
    Oggetto:
    Ultimo aggiornamento: 10/12/2024 09:43

    Location: https://media.campusnet.unito.it/robots.html
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