- Oggetto:
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Laboratorio di semiotica della cultura A
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Workshop of Cultural Semiotics A (Semiotics of Virality)
- Oggetto:
Anno accademico 2016/2017
- Codice dell'attività didattica
- FIL0193
- Docente
- Gabriele Marino (Titolare del corso)
- Corso di studi
- laurea magistrale in Comunicazione e Culture dei media
- Anno
- 1° anno
- Periodo didattico
- Secondo semestre
- Tipologia
- Altre attività
- Crediti/Valenza
- 3
- SSD dell'attività didattica
- M-FIL/05 - filosofia e teoria dei linguaggi
- Modalità di erogazione
- Tradizionale
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità di frequenza
- Obbligatoria
- Tipologia d'esame
- Orale
- Prerequisiti
- [ITALIANO] Le basi della semiotica strutturale-generativa, da Saussure a Floch. Per chi non avesse mai studiato semiotica: Ugo Volli, Manuale di semiotica, Roma-Bari, Laterza 2000 (ultima edizione 2016, cfr. http://bit.ly/vollimanuale).
[ENGLISH] Students should be familiar with the basics of the semiotic stuctural-generative paradigm, from Saussure to Floch. In case they have never approached the discipline, the following book is warmly recommended: Daniel Chandler, Semiotics: The Basics, London-New York, Routledge 2007-2nd ed. (cf. http://bit.ly/chandlerhandbook)-AND/OR- Anna Maria Lorusso, Cultural Semiotics. For a Cultural Perspective in Semiotics, New York, Palgrave Macmillan 2015 (cf. http://bit.ly/lorussohandbook).
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
SEMIOTICA DELLA VIRALITÀ
Scopo del corso è presentare un approccio sistematico alla diffusione di contenuti e pratiche online, ricorrendo agli strumenti della semiotica. Attraverso l’analisi di numerosi casi di studio, di rilevanza nazionale e internazionale, il corso intende fornire gli strumenti teorici, metodologici e analitici di base utili al riconoscimento, alla descrizione e interpretazione della viralità nelle sue diverse manifestazioni. Particolare attenzione verrà riservata ai fenomeni virali potenzialmente pericolosi in termini di impatto sociale, quali bufale, informazioni pseudoscientifiche e teorie del complotto.
SEMIOTICS OF VIRALITY
The course aims at providing students with a systematic approach to the study of online viral phenomena, by the means of semiotic analysis. Prominent Italian and international case studies will be addressed, paying particular attention to the ones with negative social impact such as hoaxes, pseudo-scientific news, and conspiracy theories.
- Oggetto:
Risultati dell'apprendimento attesi
- Acquisizione di strumenti teorici-metodologici utili alla decodifica dei fenomeni virali in prospettiva semiotica:
- la nozione di meme di Dawkins;
- l’idea di standard e plugging di Adorno;
- la tipologia della transtestualità di Genette;
- l’analisi delle pratiche di replicabilità di Dusi-Spaziante e Campanelli;
- l’opposizione tra stickiness e spreadability proposta da Jenkins;
- le nozioni sociolinguistiche di pratica stilistica e comunità di pratica;
- la differenza tra viralità e memeticità.
- Conoscenza di fenomeni virali particolarmente rilevanti, a livello italiano e internazionale.
- Students will acquire the means to decodify viral phenomena in a semiotic perspective:
- the notion of meme by Dawkins;
- the idea of standardization and plugging by Adorno;
- the typology of transtextuality by Genette;
- the analysis of replica practices by Dusi-Spaziante and Campanelli;
- the opposition between stickiness and spreadability by Jenkins;
- the sociolinguistic notion of stylistic practice and community of practice;
- the difference between virality and memeticness.
- Students will be aware of prominent viral phenomena, relevant both to the Italian and the international context.
- Oggetto:
Modalità di insegnamento
Lezioni interattive, dal taglio laboratoriale. Una parte dedicata all’esposizione teorica, di impostazione più frontale, sarà accompagnata dal confronto con gli studenti su specifici casi di studio.
Lessons will be conducted as workshops. Frontal lectures with a focus on theory will be paired with collective discussions of case studies.
- Oggetto:
Modalità di verifica dell'apprendimento
Discussione orale che verterà su un elaborato scritto presentato da ciascuno studente. Tema, tempi e modalità di consegna dell’elaborato saranno concordati dagli studenti con il docente durante il corso.
The exam consists in the discussion of a paper written by the student. Students will arrange topic, deadline and submission of the paper with the professor during the course.
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Programma
Si parla sempre più insistentemente di “viralità” per definire le modalità di diffusione dei contenuti online, in particolare sui social network: si tratta di una delle tante buzzword di moda nei discorsi sui media contemporanei, nel giornalismo, nel marketing. Allo stesso tempo, quella che chiamiamo viralità sembra rappresentare la forma dominante con cui oggi le comunità si appropriano di un dato contenuto, spaziando dal serissimo al faceto (e spesso compenetrando l’uno con l’altro atteggiamento): gli Internet meme cadenzano e puntellano i principali avvenimenti sociali; si fanno veicolo di diffusione e contrattazione di istanze politiche, economiche, artistiche, identitarie; sono sì “fenomeni di Internet”, ma la loro portata culturale scavalca la Rete, invade gli altri media e linguaggi e la vita che solo tra virgolette possiamo definire offline. Per quanto pure di grande efficacia metaforica, la categoria della viralità si limita a descrivere ciò che accade ai frammenti mediali che le vengono ascritti, senza dirci nulla sulla loro natura e sul loro funzionamento: “infettano” i discorsi sociali, si diffondono rapidamente e trasversalmente, “a macchia d’olio”, in maniera incontrollabile. Ma come sono fatti? Quali caratteristiche presentano? Come vengono generati? Come si diffondono? Come vengono utilizzati? E che effetti hanno su chi li usa? Individuano forse una classe omogenea? Proprio per la sua importanza e pervasività, e per le modalità imperfette con cui finora è stata affrontata (e, spesso, liquidata), la viralità va studiata approfonditamente e, in parte, ripensata.
Users, media, professionals, and scholars talk more and more about “virality”, referring to online communication and, in particular, to social networks. “Virality” is among the many Zeitgeist buzzwords in contemporary media, journalism, and marketing. Though, it seems to embody the chief means by which online communities appropriate cultural contents, with the capability of mixing together activism and non-sense. Internet memes are employed to comment on everyday news and hot topics of the public agenda, to spread and negotiate social, economic, artistic, and identity issues; they are “Internet phenomena”, but they effectiveness goes beyond the opposition between online and offline. The folk category of “virality” is a vivid metaphor but lacks heuristic value. It describes what happens to texts that are said “viral” without shedding any light on their nature and functioning. They “infect” social discourses, “spread like wildfire”, etc. But what are their features? How are they created? How do they propagate? How are they used? What effects do they have on users? Do they identify a homogeneous class? Important and pervasive, “virality” is a macro-phenomenon that needs to be studied in-depth and, in part, to be deconstructed.
Testi consigliati e bibliografia
- Oggetto:
Le slide proiettate a lezione saranno messe a disposizione degli studenti. Questi i testi consigliati:
- Marino G., 2016, Testualità online e ludicità scomponibile: dalla viralità alle pratiche memetiche, in “Carte Semiotiche” 3/2015, “Strategie dell’ironia nel Web”, a cura di Riccardo Finocchi, Lucca, La Casa Usher, pp. 100-117.
- ________, 2015, Il meme che non fa ridere. Ancora su "la foto del bambino", in “Doppiozero”, http://www.doppiozero.com/materiali/web-analysis/il-meme-che-non-fa-ridere.
- ________, 2015, La vignetta di Giannelli. Parodie (fatte bene) di una satira (fatta male), in “Doppiozero”, http://www.doppiozero.com/materiali/ovvioottuso/la-vignetta-di-giannelli.
- ________, 2015, Omnia vincit social. Di matrimoni gay e Facebook over the rainbow, in “Doppiozero”, http://www.doppiozero.com/materiali/web-analysis/omnia-vincit-social.
- ________, 2015, :) come emoticon. Più che semplici faccine, in “Doppiozero”, http://www.doppiozero.com/materiali/ovvioottuso/come-emoticon.
- ________, 2014, “Keep calm and Do the Harlem Shake: meme, Internet meme e meme musicali”, in Isabella Pezzini e Lucio Spaziante, a cura, Corpi mediali. Semiotica e contemporaneità, Pisa, Edizioni ETS, pp. 85-105.
Students will be provided with the lecture notes (in Italian). Non-Italian speakers can read:
- Marino G., 2015, Semiotics of spreadability: A systematic approach to Internet memes and virality, in “Punctum” 1(1), pp. 43-66; http://punctum.gr/?page_id=194.
- Jenkins H., Ford S., and Green J., 2013, Spreadable Media: Creating Value and Meaning in a Networked Culture, New York and London, New York University Press.
- Leone M., 2015, To be or not to be Charlie Hebdo: ritual patterns of opinion formation in the social networks, in “Social Semiotics” (25)5, pp. 656-680, https://iris.unito.it/handle/2318/1523839?mode=full.270.
- Shifman L., 2013, Memes in Digital Culture, Cambridge (MA), MIT Press.
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Orario lezioni
Giorni Ore Aula Sabato 11:00 - 14:00 Aula 7 Palazzo Nuovo - Piano primo Lezioni: dal 13/05/2017 al 17/06/2017
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Note
È possibile contattare il docente all'indirizzo gaber.en@libero.it
Students can reach the professor at gaber.en@libero.it
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